Licenze open
Una licenza open source è una licenza concessa dal detentore di un diritto d'autore utilizzata prevalentemente nell'ambito dell'informatica riguardante solitamente il software, ma che può riguardare qualsiasi altro ambito nel quale si applica la normativa sul diritto d'autore.
La particolarità delle licenze open source è che gli autori invece di vietare, permettono non solo di usare e copiare, ma anche di modificare, ampliare, elaborare, vendere e quant'altro. E tutto questo senza imporre obblighi a ricompensare economicamente gli autori.
L'esempio più lampante (e noto al largo pubblico) sono le decine di distribuzioni GNU/Linux: un sistema operativo completo di migliaia di applicativi anche di elevatissimo valore, spesso allegate a riviste ad un costo di 5 Euro e/o liberamente scaricabili (senza infrangere nessuna legge) dai siti ufficiali su Internet.
Classificazione del Software Libero e non libero
La licenza GNU Free Documentation License
La GNU Free Documentation License, l'unica licenza originariamente utilizzata da Wikipedia, è un esempio di licenza open source.
(cit. Wikipedia)
La GNU FDL è stata creata per distribuire la documentazione di software e materiale didattico. Stabilisce che ogni copia del materiale, anche se modificata, deve essere distribuita con la stessa licenza. Tali copie possono essere vendute e, se riprodotte in gran quantità, devono essere rese disponibili anche in un formato che faciliti successive modifiche. Wikipedia è la più grande raccolta di documentazione ad aver utilizzato questo tipo di licenza fino al passaggio a Creative Commons, avvenuto nel giugno 2009.
Il progetto Debian, che inizialmente non considerava la GNU FDL una licenza libera,[1] ha deciso, con votazione pubblica, che sono da considerare libere, in relazione alle Debian Free Software Guidelines (DFSG), le opere redistribuite con tale licenza purché non contengano sezioni non modificabili.[2]
La licenza GNU General Public License
La GNU General Public License, comunemente indicata con l'acronimo GNU GPL o semplicemente GPL, è una licenza per software libero, originariamente stesa nel 1989 da Richard Stallman per distribuire i programmi creati nell'ambito del Progetto GNU della Free Software Foundation (FSF) per il progetto GNU.
Il copyleft fornito dalla licenza ha reso possibile la diffusione dei sistemi basati su Linux, dando ai programmatori che hanno contribuito al kernel la certezza che il loro lavoro avrebbe giovato a tutto il mondo. Tali sistemi sono rimasti liberi, evitando successivamente di essere sfruttati da aziende di software che non avrebbero offerto nulla in cambio alla comunità.
Per informazioni dettagliate, vedi in questa pagina di Wikipedia
Le licenze Creative Commons
Esistono anche altre licenze, Le licenze Creative Commons. Sono nate negli USA appoggiandosi al sistema giuridico locale. Sono state quindi adattate al sistema giuridico italiano, dove il diritto d'autore è regolato dalla legge 633/41. L'autore diventa detentore dei diritti nel momento dell'estrinsecazione dell'opera creativa, secondo la L. 633/41, art. 6 « Il titolo originario dell'acquisto del diritto di autore è costituito dalla creazione dell'opera, quale particolare espressione del lavoro intellettuale »
Inoltre tutti i diritti sono riservati all'autore (art.13 / 18bis).
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Le sei licenze Creative Commons (definite dalla combinazione di quattro attributi) stabiliscono in modo esplicito quali sono i diritti riservati, modificando quindi la regola di default in cui tutti i diritti sono riservati. (Cit. wikipedia le 4 licenze CC).