Licenze open
Una licenza open source è una licenza concessa dal detentore di un diritto d'autore utilizzata prevalentemente nell'ambito dell'informatica riguardante solitamente il software, ma che può riguardare qualsiasi altro ambito nel quale si applica la normativa sul diritto d'autore.
La particolarità delle licenze open source è che gli autori invece di vietare, permettono non solo di usare e copiare, ma anche di modificare, ampliare, elaborare, vendere e quant'altro. E tutto questo senza imporre obblighi a ricompensare economicamente gli autori.
L'esempio più lampante (e noto al largo pubblico) sono le decine di distribuzioni GNU/Linux: un sistema operativo completo di migliaia di applicativi anche di elevatissimo valore, spesso allegate a riviste ad un costo di 5 Euro e/o liberamente scaricabili (senza infrangere nessuna legge) dai siti ufficiali su Internet.
La GNU Free Documentation License, l'unica licenza originariamente utilizzata da Wikipedia, è un esempio di licenza open source.
(cit. Wikipedia)
Esistono anche altre licenze, Le licenze Creative Commons. Sono nate negli USA appoggiandosi al sistema giuridico locale. Sono state quindi adattate al sistema giuridico italiano, dove il diritto d'autore è regolato dalla legge 633/41. L'autore diventa detentore dei diritti nel momento dell'estrinsecazione dell'opera creativa, secondo la L. 633/41, art. 6
« Il titolo originario dell'acquisto del diritto di autore è costituito dalla creazione dell'opera, quale particolare espressione del lavoro intellettuale »
Inoltre tutti i diritti sono riservati all'autore (art.13 / 18bis).
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Le sei licenze Creative Commons (definite dalla combinazione di quattro attributi) stabiliscono in modo esplicito quali sono i diritti riservati, modificando quindi la regola di default in cui tutti i diritti sono riservati. (Cit. wikipedia le 4 licenze CC).